Articolo di: Silvia Selviero
"Consigli
generali da cissessuale a cissessuale"
Un argomento che non è stato ancora
mai affrontato sul sito, ma al quale stavo già pensando da un po’,
è cosa consigliare alle persone cissessuali (persone che sono
nate anatomicamente femmine o maschi e si sentono femmine o maschi
anche mentalmente) a cui è capitato di incontrare un ragazzo FtM
nella loro vita, di conoscerlo e di innamorarsi di lui;
persone cissessuali che stanno cercando di capire i loro sentimenti,
che magari non conoscono al meglio la realtà della transessualità
FtM, che si stanno facendo domande su se stesse, che hanno difficoltà
a parlare con lui della cosa.
Ora, come saprà già chi ha letto
altri articoli scritti da me, io sono una ragazza cissessuale che per
molti anni, dalla preadolescenza all’adolescenza, si è informata
sulla comunità LGBT – leggendo libri e siti Internet, guardando
film, cortometraggi, documentari e video, frequentando forum a
tematica omosessuale e transessuale, cercando un confronto e
allacciando anche legami con persone gay, bisessuali, pansessuali,
transessuali –, e tutte queste esperienze sono state parte
fondamentale della mia crescita individuale, della scoperta
della mia sessualità e della formazione dei miei valori. Quindi
diciamo che quando è capitato pure a me (e già!) di innamorarmi per
ben due volte di due ragazzi FtM io partivo “avvantaggiata” da un
certo punto di vista, ma mi rendo conto che non tutti hanno avuto
questo background e potrebbe servire tenere a mente una serie di
cose. Perciò, se volete dei consigli da cissessuale a cissessuale,
continuate a leggere (e magari date uno sguardo anche a Come
rispettare un ragazzo FtM e farlo sentire rispettato);
prometto che da qui in poi non sarò smielata. ;)
Cominciamo!
1. Se avete conosciuto il ragazzo in
questione credendo che fosse cissessuale anche lui e poi ha fatto
coming out con voi, è del tutto normale che siate scioccati o
spiazzati, specie se non ve l’aspettavate proprio. Non siete
delle persone orrende se la vostra mente diventa un guazzabuglio di
domande (da rivolgere a lui o a voi stesse), perciò non
colpevolizzatevi se volete prendervi il vostro tempo per riflettere,
se siete confusi o se non avete subito la risposta pronta. Sapete in
quale caso dovreste considerarvi delle persone orrende? Quando vi
sentite traditi in maniera imperdonabile dal ragazzo che professavate
di amare, lo accusate di avervi mentito per tutto questo tempo
fingendo di essere qualcosa che non era, lo insultate, non volete più
vederlo e arrivate anche alla violenza fisica. Se avete fatto un
salto di quattro metri una volta lette le ultime righe, avete il
cuore che batte all’impazzata, ve lo sentite persino nelle orecchie
e state pensando qualcosa sulla scia di “Ma cos’è, uno scherzo
di pessimo gusto? Io non farei mai una cosa tanto schifosa!”,
allora congratulazioni, siete sulla buona strada per venire
considerate delle persone decenti. Purtroppo dovete piantarvi nel
cervello che ci sono stati e ci sono tuttora molti casi estremi in
cui dopo un coming out una persona transessuale viene picchiata,
stuprata, uccisa, sfregiata al grido di “Come hai potuto farmi
questo?” – ma chiunque abbia un po’ di empatia, comprensione,
buonsenso e sensibilità non può non accorgersi che l’unico
tradimento qui lo compie la persona che si sente tradita, perché
getta la maschera di amore e di desiderio di condivisione e si rivela
in tutto il suo odio e la sua violenza. Dovete piantarvelo
nel cervello, perché solo così potrete capire che valore abbia il
fatto che lui si sia confidato con voi. Ha avuto il coraggio di
affrontare la paura dell’ignoto e si è esposto in maniera
incredibile per voi, perché probabilmente vi considera
abbastanza importanti da aprirsi sulla parte più autentica di sé:
la sua identità. Prendetelo come un regalo che vi ha fatto, è il
punto di partenza per rispettarlo in quanto essere umano
(ritorneremo su questo concetto in seguito).
2. Non lambiccatevi il cervello per
capire se adesso il vostro orientamento sessuale sia cambiato solo in
relazione al vostro innamoramento per lui. Se vi identificate
come eterosessuali, pansessuali, omosessuali o bisessuali, siete
ancora eterosessuali, pansessuali, omosessuali o bisessuali.
L’orientamento sessuale non è una cosa che si può cambiare, e al
massimo ci si può scoprire qualcos’altro rispetto a quello che si
credeva di essere prima. Il fatto che lui sia nato con un corpo
femminile non cambia l’essenza delle cose, e l’essenza delle cose
è che la sua identità è maschile, ed è così che va considerato:
un maschio. Quindi, se doveste mettervi insieme, tenete a mente che è
con un ragazzo che vi siete fidanzat*, indipendentemente da quello
che potrebbe dire la sua carta di identità. Comunque, andando al di
là della sua identità e parlando di voi, un consiglio che mi sento
di darvi e che ingloba l’intero discorso è questo: per vivere
bene la vostra storia, pensate prima al sentimento, e poi alle
etichette. Anzi, è pure meglio se in cuor vostro non vi date
nessuna etichetta. Va benissimo identificarsi come eterosessuale,
bisessuale, asessuale, pansessuale, omosessuale, demisessuale e così
via quando ci vogliamo raccapezzare nella giungla delle definizioni,
ma quando diventa un limite pone dei “paletti” molto antipatici
all’amore. E l’amore è la prima cosa in un rapporto a due. È
così importante spaccarsi il capello in quattro per capire se potete
considerarvi una “coppia etero”, “una coppia queer”, “una
coppia gay”, e quanto il suo sesso di nascita influisca sulla
definizione? O è più importante ridere e scherzare con quella
persona, condividere momenti di intimità e complicità, scoprirla
giorno dopo giorno, fare esperienze insieme, maturare insieme
e sapere che, vada come deve andare, incontrarvi ha cambiato la vita
ad entrambi? Non vi sto suggerendo di tapparvi le orecchie e di
chiudere gli occhi di fronte all’evidenza del suo corpo femminile.
Vi sto suggerendo di dirvi: “Okay, il mio ragazzo è nato
anatomicamente donna. E allora? Questo gli impedisce di essere
meraviglioso, di regalarmi emozioni uniche, di essere in primo luogo
un essere umano che amo, desidero, ammiro e comprendo?”
3. Riallacciandoci al punto di prima,
se la vostra relazione include il sesso, ci sono un paio di
cose che dovreste sapere (la prima delle quali è farvi una
panoramica generale dell’argomento cliccando
qui). Esistono ragazzi e ragazze cissessuali che si
lasceranno frenare dal sesso di nascita di un ragazzo FtM e
gli diranno “Mi dispiace, se fossi cissessuale ci farei pure un
pensierino, ma l’idea di andare a letto con uno che ha il corpo da
donna mi dà il voltastomaco.” È una cosa che coinvolge i valori
di ogni singolo individuo, il suo livello di
sensibilità/suscettibilità alla faccenda, e quanto l’aspetto
fisico di un* partner influisca sulla sua scelta, e discuterne a
fondo è come entrare in un campo minato. Personalmente vi auguro di
non essere tra quelle persone, perché potreste scoprire che il suo
sesso di nascita non è affatto un problema quando si tratta di darvi
piacere e rendervi felici a vicenda, e l’atto pratico potrebbe
essere molto diverso dall’idea astratta che avete adesso. Se invece
non avete questo dilemma, ed è lui a temere di non piacervi o di non
potervi soddisfare, rassicuratelo; ditegli che per voi sarebbe un
altro modo di amarlo, che è con lui che volete stare e che in una
coppia è normale prendere coscienza dei propri limiti e imparare a
“fare il sugo” con gli ingredienti in dotazione nel proprio
frigorifero, imparare ad essere soddisfatti di quelli e assaporarli
insieme. Quello che vi invito a non fare mai è cercare di
obbligarlo ad andare a letto con voi se non se la sente, magari per
via della sua disforia: a quel punto non riguarda più il timore
di poter fare schifo a voi, riguarda il rapporto che ha con se
stesso, ed eventualmente il disgusto che prova lui verso il suo
corpo. Limitatevi a dirgli che quando vuole riparlarne siete
sempre qui, ma lasciategli i suoi tempi e tenete in conto che
potrebbe volerci molto tempo prima che si decida. Ogni percorso che
un ragazzo FtM fa per scendere a patti con la sua sessualità e per
poter superare l’avversione per il suo corpo è personale, unico e
irripetibile, e potete aiutarlo solo a metà. Se continuate a
insistere nonostante i suoi dinieghi si sfocia nel campo della
coercizione e della violenza, ed è una cosa che riguarda TUTTI gli
esseri umani, non soltanto i ragazzi FtM. Infine, mi sembra doveroso
farvi conoscere i/le Trans
Chasers. Se non masticate l’inglese a sufficienza
per comprendere l’ultimo link, le Trans Chasers sono persone
sessualmente attratte da transessuali solo ed esclusivamente
per la loro transessualità. Sono persone che cercano unicamente una
scopata, che feticizzano i ragazzi FtM e le ragazze MtF, che vogliono
provare il brivido della trasgressione andando con qualcuno che ai
loro occhi è “una cosa mezza”, “un fenomeno da baraccone”,
“una mignotta” o “una strana creatura che affascina proprio per
il suo essere strana”. Se siete Trans Chasers, lasciatevelo dire,
state mancando di rispetto al ragazzo in questione in modo
orrendo e vergognoso, perché lo state svalutando in quanto
persona e calcolando per qualcosa che dovrebbe essere una semplice
parte della sua identità, come il colore dei capelli o il
film preferito. Non c’è scritto da nessuna parte che solo
perché un ragazzo è un FtM allora è il vostro giocattolo di carne,
che deve “darvela” per forza, che vi bastano due moine ed è
obbligato a soddisfarvi “perché si sa che in fondo a quelli come
lui interessa solo quello”, che sia un pervertito, che abbia
esperienza di prostituzione, che sia “meno un essere umano” di
voi. Finché continuerete ad associare la transessualità al
sesso promiscuo e non vi ripulirete la testa da questo stereotipo
siete ben lontani dal potervi permettere di dichiararvi innamorati di
un ragazzo FtM, siete ben lontani dall’empatia, dalla comprensione,
dal desiderio di condivisione e dalla connessione mentale che servono
per instaurare un rapporto a due, e siete ben lontani dal potervi
considerare persone decenti – soprattutto se giocate con i suoi
sentimenti e gli fate credere che lo amate solo per poter soddisfare
la vostra voglia feticistica di trasgressione.
4. In ultimo ma non meno importante, se
vi affacciate per la prima volta al suo mondo da quando l’avete
conosciuto non lasciatevi spaventare dalla sua transessualità,
perché essere persone transessuali è molto diverso da quello che
mostra la tv; il suo essere un FtM non lo rende meno capace di
apprezzare la buona letteratura, di intendersene di psicologia, di
ascoltare e confortare gli altri, di prendere ottime decisioni e
consultarvi prima di prenderle, di essere un grande fan della Disney,
di avere un senso dell’umorismo spassosissimo, di conoscere il
fruttivendolo più onesto sui prezzi, di vivere e sperimentare la
vita magari da una prospettiva molto simile alla vostra. Soprattutto,
se ci tenete a lui, parlategli apertamente della vostra ignoranza
sul tema, magari chiedendo anche consiglio su come informarvi. In
questi casi è molto meglio avere un atteggiamento scoperto alla “So
di non sapere” e “Sapere è potere” (come dicevo anche in
questo
articolo) piuttosto che un nascondere la cosa sotto al
tappeto (della serie “meno tocchiamo quel tasto e più andremo
d’accordo, in quanto la tua transessualità mi imbarazza”, cosa
che potrebbe giustamente farlo sentire rifiutato) o un eccesso di
buonismo che porta a fare solo guai – quindi se iniziate a fargli
complimenti sulla scia del “Sei bellissimo pur essendo un FtM” o
“Non sei per niente inquietante per essere un FtM.” Come vi
sentireste se vi venisse detto “Sei bellissim* pur avendo i capelli
biondi” o “Non sei per nulla inquietante per essere un* coi
capelli biondi”? Li considerereste veri complimenti o vi sentireste
a disagio, pensando che i vostri capelli siano oggetto di esame per
misurare il vostro valore come esseri umani? Non sarebbe
tremendamente riduttivo dare un giudizio complessivo su di voi in
base a quelli? Non sarebbe disumanizzante? Come non mi stancherò mai
di ripetere, quando vi trovate ad avere a che fare con una persona
da cui vi sentite attratt*, e questa persona fa parte di una
minoranza che voi non conoscete a fondo, la cosa migliore da fare è
non perdere mai di vista il fatto che quella persona è umana quanto
voi. Parlatele come parlereste a qualsiasi altro essere umano, e
cercate di capire se potete funzionare come coppia in base alla
vostra personalità, alla vostra natura profonda, ai vostri interessi
in comune, a quanto siete compatibili. Più si sentirà trattato con
rispetto e come una persona e più sarà sicuro che vi piace davvero,
e che potete muovervi in una società transfobica appoggiandovi l’uno
all’altr*. Che potete costruire una relazione duratura basata su un
sentimento vero.
Buona fortuna
Ciao non conosco il tuo nome, ne né da che parte di Italia sei, voglio solo dirti che mi sono commosso a vedere per la prima volta in 7 anni di pura sofferenza e discriminazione totale qualcuno che va a fondo e Svizzera sviscerare il problema coppia senza ridicolizzato ma dandogli il giusto valore come hai fatto tu! Io non ti conosco, ma chiunque tu fossi avrei l'onore, non il piacere, l'onore di conoscerti e magari averti come amica su Facebook (non ho tanti amici io) o su dove vuoi, perché davvero mi hai toccato. E ti ringrazio per questo articolo volesse il cielo che il mondo la pensasse come te . :') Grazie
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